Sull’aggressione fascista di Cremona

Ieri sera sessanta fascisti di Casapound provenienti non solo da Cremona ma anche dalle province limitrofe hanno compiuto un’aggressione squadrista. L’ennesima. Si è trattato di un vero e proprio assalto al Centro sociale Dordoni, un assalto infame e vigliacco come chi che lo ha realizzato.

Ancora una volta ci troviamo a parlare di queste cose: di attacchi compiuti a suon di spranghe, di compagn* feriti gravemente (mandiamo un forte abbraccio a Emilio e a tutt* i compagni e le compagne del centro), del pericolo reale che i neonazisti rappresentano e che pochi sembrano voler vedere.

Casapound, Forza nuova, LealtàAzione e tutti i gruppi e le organizzazioni fasciste che operano sul territorio sono sempre più libere di agire. Entrano in alleanza con partiti come la Lega Nord, ottengono spazi istituzionali per le loro iniziative e sono presenti sul territorio con una frequenza ormai insostenibile e insopportabile.

Coccolate a destra, tollerate a sinistra, diciamolo chiaro.

Se chi a destra le accetta tra le proprie fila è da considerarsi parimenti responsabile, chi a sinistra (e non parliamo solo di partiti) avvalora la “teoria degli opposti estremismi” o ne sottovaluta il reale pericolo proponendo solo blandi discorsi di convenienza è quantomeno connivente.

Ora c’è da mobilitarsi, di nuovo. Come sempre.

Saremo in piazza sabato 24 al corteo antifascista indetto a Cremona, ma continueremo a essere presenti nelle piazze, nelle strade e nei quartieri delle nostre città con le nostre pratiche e le nostre sensibilità per far si che i covi fascisti vengano chiusi.

Siamo ostinati, né spranghe né lame ci fermeranno.

Partigiani in ogni quartiere

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